sabato 1 giugno 2013

Brontosauri 2013


Lo dicevamo più di dieci anni fa. Attenzione, che se continuiamo così andiamo incontro ad una crisi economica di proporzioni ridicole. Ma dicevano che eravamo dei fricchettoni di questa minchia. Adesso che la bomba merda è scoppiata invece sono diventati tutti finissimi critici politici e delicati economisti di levatura internazionale. Tutti a dire come potremo uscire dalla crisi.

Ve lo dico io.


Non ci usciremo più.


Si chiamano ritorni calanti, è la stessa cosa che ha ucciso i dinosauri. Siamo diventati insostenibili, come moderni brontosauri. L'ecosistema ci si è rivoltato contro e questa economia è fallita. Questa è la fine del capitalismo come lo conosciamo. Da oggi in avanti non avremo mai più (mai più, ve lo ripeto) la società yuppista che ci avevano promesso. Fatevene una ragione.
Certo, potremmo pure cambiare metodo, abbandonare l'economia di mercato, il capitalismo alla Adam Smith. Ma la maggioranza di voi è convinta che questo sistema sia il migliore, che ci sarà la ripresa, che Silvio troverà una soluzione insieme al nipote dello zio.
Tutti a spellarsi le mani e la phaba in gloria dell'eliminazione graduale del finanziamento pubblico ai partiti. Che saranno finanziati però col 2 per mille delle tasse sul reddito.
Come dire: lo butto dalla porta e rientra dalla finestra, ma in questo modo la voce "finanziamento pubblico" non sarà più nel conto passivi dello stato.
E poi riusciremo a risparmiare anche 30 milioni di euro all'anno, più o meno 50 centesimi a testa, vuoi mettere? Ma qualche locco a 5 stelle si era impuntato su queste cazzate e ora ci tocca sorbircele come se fossero la panacea.
Nel frattempo, faccio per dire, il disegno di legge prevede pure che possano essere donati ai partiti degli "spazi" di informazione. Anche sulle reti televisive.
E Silvio ringrazia.
Poi c'è la barzelletta sugli incentivi alla ristrutturazione della casa. Il governo del pisano più furbo del mondo ha prorogato una leggina di questa minchia che prevede sgravi fiscali per quelli di voi che vorranno ristrutturare la propria villa.
Ma se finora non lo avete fatto ci sarà un motivo, no?
O magari non avete la villa?
Comunque, per i più giovani e poveri si preparano altre proposte SCIOC. Tipo quella del sindacato posticcio di Angeletti: abbassare le tasse a carico delle imprese sui nuovi assunti. Come se ora le assunzioni non venissero fatte per colpa delle tasse.
Se non si consuma non si vende. Se non si vende non si produce. Se non si produce i lavoratori sono in esubero, e li licenziamo. Facile. Altro che tasse.
Ma molti boccaloni ci credono ancora.


Che funzioni.


Che ci salveremo.


Che non siamo terminali.


Siamo un paese fermo al rifiuto.


Dopo ci saranno la contrattazione, la rabbia, la depressione e l'accettazione.
Abbiamo ancora tanta strada da fare. Intanto mi raccomando: pascetevi di questo bel governo vigliacco ma rassicurante, pacato, di grande unità nazionale. Prendetevela con l'opposizione fasulla di Grillo, che è lì solo per fare il bersaglio. Creato ad hoc per essere inviso a tutti, il nemico comune della democrazia contro cui costruire la pastetta piduista che ci governicchia. Lo spauracchio di nessuno, che ha portato in parlamento quattro ingegneri che ancora non hanno capito come si usa quel famoso apriscatole. La contestazione buffonesca che non può e non dev'essere presa sul serio. 

La risata che li ha riesumati.
Questo è il giusto coronamento di quella lunga manovra che è durata anni, una manovra trasversale, che aveva come scopo il portarci a battere la faccia il più dolcemente possibile sulla crisi senza toccare i privilegi dei soliti noti.
In venti anni lo stato sociale è stato smantellato, la coscienza di classe annientata, l'economia è ridiventata classista così come l'educazione, i diritti ce li hanno tolti tutti uno per uno, come si tolgono le caramelle ad un bambino: col sorriso e dicendoci che ci facevano male. E ora ci tolgono persino l'opposizione. Non c'è più opposizione, non c'è più maggioranza. Solo organi di regime e un movimento che più che politico sembra di corpo, un piccolo conato reazionario che in buona sostanza -per ammissione del suo stesso satrapo fondatore- "impedisce la rivolta". Impedisce che la gente si incazzi davvero, che si organizzi in movimenti e partiti seri, arrabbiati e pericolosi. E lo fa tenendoci impegnati su questioni puerili di diarie e finanziamenti ai partiti.


E noi siamo sempre stati contenti.


Contenti dei co.co.co. Contenti dei soldi pubblici alle scuole dei preti. Contenti dell'evasione fiscale, delle leggi truffa, del falso in bilancio, dei condoni fiscali, dei licenziamenti facili e della mobilità, dell'erosione del potere d'acquisto e dell'abbassamento degli stipendi.
E ora ci tocca pupparci la miseria.
C'è la crisi, mi disse un bolso imbecille al mare, cinque anni fa. Bisogna accontentarsi di pochi soldi e rimboccarsi le maniche.


Me ne andai senza rispondere.


Ma a pensarci bene avrei dovuto spaccargli la faccia.

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