lunedì 6 dicembre 2010

Di sirfidi e di altre bestie

mistbieneNella scala degli esseri più schifosi che popolano la terra, il primo posto spetta senza ombra di dubbio alle falene. Spregevoli esseri nottivaghi, dall'andamento probabilistico e dal volo incerto, che nella migliore delle ipotesi possono far schiantare il loro corpo tozzo e peloso dritto sulla testa di qualche malcapitato. E nella peggiore, infilarsi in quel pertugio tra collo e colletto, attentando alla sanità mentale di chiunque ne sia ancora in possesso.
Ecco, ora sapete il mio punto debole.
La piazza d'onore spetta a Bondi, e poi via via in ordine decrescente, troviamo le altre forme di vita più o meno spregevoli ed orride come scorpioni, tenie, ragni pelosetti e così via.
Ora, dopo quello che si è detto, una Eristalis Tenax apparirà come un morbido peluche della Trudi.
Ma che cos'è una Eristalis Tenax?
E' una di quelle creaturine furbe che si travestono da altri animali più dotati per sfangarla nella corsa per la sopravvivenza. Piccola, debole, inadatta alla lotta, la piccola Eristalis è un dittero (quindi: più o meno una mosca) che usa la colorazione delle api per cercare di farsi rispettare.
Un pò come quando io mi metto la cravatta.
Questa piccola bricconcella non fa male a nessuno, e neppure ha abitudini disgustose come la mosca comune: si nutre infatti di nettare, che succhia dai calici dei fiori con la sua proboscide. Ma che carina.
Peccato che la prole di questa "mosca" sia composta da delle piccole figlie di puttana, larve dette "a coda di topo", aggressive, spregevoli e vigliacche.
Oltre a barare a tresette, a fare la spia e a rigare le vetture, le larve di Eristalis possono parassitare gli intestini dei mammiferi (anche se di norma non lo fanno) fino a perforare la carne della povera bestia e sbucare fuori... roba che nemmeno Romero nei suoi giorni migliori.
Ora direte: bello, ma se volevo sentire Albertoangela accendevo la tele e guardavo Quark (ah, poi si parlerà anche dei quark, prima o poi, contenti? Mi sembra già di sentire le grida di jubilo). Allora io vi dico: qualche giorno fa, la settimana scorsa, mi sono alzato col solito giramento di palle che ormai non mi abbandona più, specie nelle fasi di risveglio, e sono entrato barcollando in cucina. Entrando, il perfetto funzionamento del sistema nervoso autonomo mi ha permesso di identificare un corpo estraneo sul pavimento ed evitarlo alzando un piede come l'Orso Ballerino senza neppure svegliarmi. Dopo aver bevuto il caffè, ecco che la frenetica attività dei neuroni mi ha ricondotto -però- a considerare che:
1) c'era un corpo estraneo sul pavimento;
2) proprio la sera prima avevo sentito un ronzone (N.d.T.: si tratta di un qualsiasi animale non identificato che ronza) in cucina;
3) che quel corpo estraneo poteva appartenere al ronzone, e che quindi ero in gravissimo pericolo.
Compiacendomi della perfetta logica del mio Aristotelico ragionamento, mi sono avvicinato alla "cosa" e ho scoperto che si trattava appunto della nostra piccola Eristalis. Le ho dato un colpetto poco convinto con la punta della babbuccia, e lei ha emesso un debole ronzio, rovesciata sul dorso.
Ecco, ora si arriva al punto. Si da il caso che io sia una persona estremamente pragmatica, ma anche estremamente toppona. Da un lato sapevo che la piccola sirfide stava spirando in conseguenza del naturale corso della natura: fa freddo, le bestioline muoiono. Inoltre, meglio lei che me. D'altra parte, si tratta di un troiaio senza importanza. Però... però mi dispiaceva prenderla e buttarla dalla finestra, a morire schiacciata da un piede. Senza pensarci su, l'ho presa e l'ho messa in un barattolo di vetro. Le ho messo dentro acqua e zucchero, che ha succhiato con avida riconoscenza. L'ho tenuta al caldo finchè non si è retta sulle sue sei zampette. E poi ho aperto la finestra, l'ho posata sul davanzale e l'ho guardata ronzare via, verso la morte certa.

Ora. Perchè mi sono preso la briga di farlo?
Per curiosità. Per sentirmi una sorta di divinità degli insetti. Perchè non avevo niente di meglio da fare. Per scrivere questo post. Sono tutte ottime risposte.

In realtà l'ho fatto perchè tutti noi avremmo aiutato un povero cucciolino infreddolito di gattino. O un cagnolino abbandonato. O un passerotto caduto dal nido.
Nessuno aiuterà mai un ratto, un rospo, o un tafano.

Ecco, questo mi fa incazzare. La piccola Eristalis
magari doveva fare le sue uova in qualche posto lurido, e far nascere le sue schifose larvette. E' la sua vita. Se lo merita. L'ho fatto perchè potevo farlo, perchè ero libero di aiutare un essere vivente a compiere il suo ciclo. Un essere vivente che -esattamente come me- non ha artigli affilati, non ha una stazza imponente, ma cerca comunque, senza nuocere a nessuno, di sopravvivere, magari camuffandosi -come facciamo tutti noi- da qualcosa che non è, per non attirarsi grane indesiderate...

Forse è sbagliato chiedermi perchè l'ho aiutata, forse dovrei chiedermi perchè non avrei dovuto farlo.
Comunque sia, se fosse stata una falena, l'avrei spedita dritta fuori, a raggiungere i suoi avi. D'altra parte sono umano anch'io.

4 commenti:

  1. tutto vero, ma tieni di conto che anche con la cravatta non ti rispetta una sega di nessuno.

    m.
    (malidetto splinder che mi costringe a commentare come utente anonimo)

    RispondiElimina
  2. tutto vero, ma tieni di conto che anche con la cravatta non ti rispetta una sega di nessuno.

    m.
    (malidetto splinder che mi costringe a commentare come utente anonimo)

    RispondiElimina